IDRANTI E NASPI

Per realizzare una rete idrica antincendio collegata direttamente (o attraverso una
vasca di disgiunzione) all’acquedotto cittadino, le norme di riferimento sono:
- la UNI 10779:2007 “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio” per la rete idrica;
- la UNI EN 671-3:2009 “Sistemi fissi di estinzione incendi equipaggiati con tubazioni – Naspi (Luoghi di lavoro a rischio incendio BASSO) e Idranti”

Apparecchiatura antincendio composta da una cassetta o da un portello di protezione, un supporto della tubazione, una valvola manuale di intercettazione, una tubazione flessibile completa di raccordi e una lancia erogatrice.
In genere 50 % degli idranti UNI 45 in fase di erogazione con portata di 120 lt/min e pressione residua di 2 bar al bocchello.



Apparecchiatura antincendio composta da una bobina con alimentazione idrica (anche rete sanitaria) assiale, una valvola automatica o manuale d’ intercettazione, una tubazione semirigida,una lancia erogatrice, una guida di scorrimento per la tubazione.
Portata di 50 lt/min ad 1,5 bar.










Gli idranti e i naspi antincendio devono essere:
- ubicati in punti visibili
- accessibili
- lungo le vie di uscita, con esclusione delle scale
In linea generale ogni installazione di mezzi di spegnimento di tipo manuale deve essere evidenziata con apposita segnaletica.
La loro distribuzione deve consentire di raggiungere ogni punto della superficie protetta almeno con il getto di una lancia.
                                                          ATTENZIONE!!!
- prima di utilizzare l’acqua come agente di estinzione bisogna togliere tensione agli impianti elettrici (un addetto deve essere appositamente incaricato per tale compito) 
- l’uso dei naspi e degli idranti deve essere riservato al personale che è stato adeguatamente addestrato in specifici corsi di formazione
La norma EN 671-3:2009 fornisce le istruzioni da seguire per il controllo e la manutenzione dei naspi antincendio e degli idranti a muro, al fine di garantire l’efficienza operativa e assicurare un primo intervento d’emergenza per la lotta all’incendio.
I CONTROLLI periodici di tutti i naspi ed idranti a muro debbono essere effettuati da parte della persona responsabile ad intervalli di tempo che dipendono da condizioni ambientali e dal rischio d’incendio, per accertarsi che ogni naspo o idrante:
- sia collocato nel posto previsto;
- sia accessibile senza ostacoli, sia visibile chiaramente ed abbia istruzioni d’uso leggibili;
- non presenti segni di deterioramento,corrosione o perdite.
Se necessario occorre prendere gli opportuni provvedimenti che permettano un’azione correttiva immediata.
La persona responsabile deve annotare gli interventi di manutenzione nel “Registro delle Attrezzature Antincendio”.

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