Allevamento in stabulazione libera di bovini da carne o da latte

Allevamento in stabulazione libera di bovini da carne o da latte

bovini da carne o da latte
Lavorazione e rischi
•Controllo bestiame e gestione stalla
I rischi cui sono soggetti gli operatori sono riconducibili ad urti e schiacciamenti, scivolamenti su pavimentazioni coperte da deiezioni, rischio biologico da contatto con fluidi organici e deiezioni, più grave nel caso di contatti con animali malati.
•Movimentazione animali
prevede gli spostamenti di animali, e sono caratterizzate dal rischio di traumi (urti, schiacciamenti, calci, cariche)
•Alimentazione degli animali
essa, oltre che essere l’operazione di stalla più ripetuta è anche quella che coinvolge il maggior numero di settori del centro aziendale le varie fasi lavorative ed i relativi rischi ricomprendono le seguenti due macroattività:
-stoccaggio e conservazione
-preparazione e distribuzione in cui e maggiormente previsto l’utilizzo di macchine (trattori, carri desilatori, distrubutori unifeed, ruspette, spazzolatrici).
•Gestione tori

Caratteristiche degli ambienti di lavoro
- Aeroilluminazione: rapporto tra superficie del pavimento dei locali chiusi e finestrature apribili deve essere pari almeno ad 1/10
- Illuminazione artificiale: almeno 50 lux e almeno 200 lux in caso di operazioni che richiedono discreta precisione. Rif. UNI EN 12464-1
- Pavimenti antiscivolo: Possono essere ottenuti anche mediante rigatura, garantendo un’adeguata e frequente pulizia
- Altezza consigliata: almeno m 4,5 per garantire il passaggio dei mezzi
- Viabilità interna alla stalla: garantire vie di circolazione per veicoli e passaggi pedonali
- Servizi igienico assistenziali: WC, docce, spogliatoi con armadietto a doppio scomparto
- Microclima: i locali igienico assistenziali e con permanenza di personale (es. sala mungitura) devono essere dotati di impianti di riscaldamento e adeguata ventilazione.
- Utile prevedere locali dedicati a infermeria, sala parto, ecc.

Principali misure strutturali di prevenzione

•Luoghi protetti o vie di fuga con varchi 30-35 cm ad intervalli opportuni (25-30 metri) per le stalle aperte o un varco in ogni box.
•Uso di rastrelliere auto-catturanti per qualunque intervento sugli animali
•Percorsi protetti per la movimentazione del bestiame per evitare pericolosi contatti

Principali misure procedurali di prevenzione
- Avvicinare le bovine frontalmente, con calma e tranquillità, preavvertendo l’animale con la voce, meglio in compresenza
- Utilizzare la cavezza per spostare i tori, in compresenza
- Rimuovere spesso le deiezioni animali e i residui alimentari
- Riservare l’uso dell’arla a personale formato alla mascalcia
- Effettuare regolare disinfestazione e derattizzazione
- Evitare l’avvio delle ruspette in presenza dell’operatore
- Garantire regolare manutenzione di impianti e strutture
- Garantire la formazione del personale

DPI
Calzature con suole antisdrucciolo e puntale rinforzato, tute da lavoro, guanti.
Quando necessario: mascherine antipolvere, visiere od occhiali
protettivi, tute impermeabili, indumenti per microclimi sfavorevoli

Gestione tori
Le strutture di stabulazione devono essere robuste, con recinzione alta 1,80 m, dotate di vie di fuga e/o aree protette e dispositivi di cattura annessi alla mangiatoia; è necessario poter separare/segregare l’animale con cancelli separatori per evitare il contatto. Il dispositivo autocatturante va utilizzato giornalmente, al momento dell’alimentazione, in modo da abituare l’animale.
Aspetti procedurali: Dotare i tori di anello al naso, per guidare l’animale con un bastone uncinato restando all’esterno del recinto. L’addetto non deve entrare nei recinti in presenza di toro libero all’interno di un gruppo di bovine. Il personale addetto deve essere formato, addestrato e in buone condizioni fisiche.

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